Vuoi capire cos’è la “Visione”?

La Vision Quest o ricerca della visione

la Vision quest, è un rito di passaggio nella cultura Lakota e consiste principalmente nel raggiungere uno stato alterato di coscienza tramite prove fisiche come l’inipi (capanna sudatoria), digiuni ed isolamento per alcuni giorni in modo da raggiungere il punto di rottura e ricevere dagli Alleati una visione della propria strada di vita, un consiglio, un potere spirituale.

Molti popoli  contemplano la ricerca della visione nelle loro tradizioni, chi lo fa tramite prove fisiche, chi attraverso l’uso di Piante Maestre o enteogene, chi tramite il suono (tamburo, sonagli), la danza e il canto. Queste modalità hanno tutte un denominatore comune: il punto di rottura.

In MTC si dice che l’energia segue il pensiero, che è governato dalla mente. Per giungere alla visione occorre che la mente molli la presa e nella maggioranza dei casi questo avviene portando il corpo al limite saturandolo di stimoli (o al contrario, per privazione). Quando questo avviene, si apre una sorta di lucchetto che apre i canali di percezione e “vediamo” quello che in realtà è sempre sotto i nostri occhi.

Spesso ci si aspettano visione psichedeliche quando invece, soprattutto quando non si assumono droghe, si tratta di visioni semplici o grandi “comprensioni”. La visione non rende “illuminati”o saggi, la visione non trasforma in gurù o guide spirituali. La visione è un evento personale che aiuta chi la riceve nel suo percorso di vita. Per il suo carattere provante possiamo tuttavia dire che si tratta di una vera e propria iniziazione.

Cos’è l’iniziazione?

L’iniziazione è una tappa di trasformazione che segna in modo potente il momento del passaggio dal prima al dopo. Siamo abituati alla teatralità connessa all’idea di iniziazione che deriva per lo più dalle società massoniche. L’iniziazione tuttavia consiste in un “inizio” e per iniziare bisogna che ci sia una fine, ovvero una morte simbolica. Questa morte consiste in una serie di prove che nello sciamanesimo non sono imposte dagli uomini in sé ma dagli Spiriti stessi. Queste prove, o sfide, si affrontano anche nella quotidianità e lo sanno benissimo quelli che decidono di intraprendere il percorso della comunicazione con gli Spiriti.

L’iniziazione vera e propria avviene dentro di noi, è il momento in cui qualcosa di noi muore per permettere all’insegnamento di diventare parte di noi. Non è il calore dell’inipi che ci fa morire, il silenzio della foresta o la fame che ci iniziano; ci portano al punto di rottura ma la vera iniziazione non avviene nel corpo, ma nella testa.L’iniziazione comincia con quel “clic” che apre il lucchetto della nostra interiorità.

Molti pensano che basti apprendere alcune tecniche di viaggio sciamanico per diventare guaritore; non è così. Per poter guarire, bisogna diventare per primo un ferito che ha curato se stesso, per questo motivo sarà l’aspirante sciamano stesso ad attraversare la prova per primo e a doverla superare con successo. Il superamento stesso del dolore, della sfida è la conditio sine qua non dello sviluppo della tecnica di guarigione e del Potere. Per questo motivo si tratta di iniziazione: si distrugge il vecchio sé con la prova per poter rinascere con la conoscenza.

Queste iniziazioni non sono sempre esperienze visionarie o eclatanti, a volte sono proprio fisiche e si affrontano nella vita quotidiana. La realtà ordinaria e non-ordinaria non sono mondi diversi, non più del mondo guardato attraverso gli occhiali e poi attraverso un microscopio: vediamo cose diverse perché cambiano solo gli strumenti con  i quali ci si guarda attorno.

Cosa fa la differenza? I nostri occhi. Per giungere alla visione, bisogna riuscire a chiudere gli occhi per poter aprire l’Occhio. Non si vedranno cose nuove, si vedrà solo quello che abbiamo avuto sotto il naso tutto il tempo, quello che alla fine dei conti abbiamo sempre tenuto in un angolo della nostra memoria e che per un breve attimo riusciamo a ricordare/vedere.

La visione è un guardarsi dentro, attraverso il silenzio della mente, dove ci parla l’Anima. Per questo dipende da ognuno: nessuno può decidere di vedere al posto tuo.