Tanti hanno chiamato Luna del sangue la precedente Luna solo per sensazionalismo, senza conoscerne il significato. la Luna del sangue, Luna Rossa si riferisce al sangue riversato durante la caccia. Questo periodo per i nostri avi era estremamente importante, la caccia assicurava loro la sopravvivenza durante i mesi invernali durante i quali la terra era a riposo.
Luna rossa come il Sangue
Bisogna tenere di conte che per loro, la caccia rivestiva anche un carattere sacro, non consideravano gli animali come un mero bene di consumo ma erano trattati con una certa reverenza. Cernunnos, Kernunnos, Herne, era il Dio cornuto della Foresta, protettore degli animali ma anche nello stesso tempo, Dio della caccia. Come poteva il protettore degli animali essere anche quello della caccia? Per noi sembra assurdo ma se ci guardiamo da più vicino non lo è ed anzi, mette in risalto un problema fondamentale nella nostra concezione della vita: la morte.
Questa Luna parla di Morte, di sangue versato e spinge alla riflessione profonda, ci esorta ad entrare nella nostra caverna buia ed a confrontarci con la Grande Signora.
La nostra paura della morte distorce il vero significato della vita, come se l’una fosse l’antagonista dell’altra allorché sono sorelle.
Chi teme la Morte non vive davvero.
Una cultura che ci ha portato ad allontanarci dalla Natura ci ha fatto smarrire il senso di questa tappa importante. Se fossimo più attenti, capiremo che non c’è nulla di lineare ma che il Tempo è ciclico e che la Morte non è la fine come la nascita non è l’inizio.
Rosso come il sangue, come il flusso che con dolore accompagna la Luna della Donna… Anche qui abbiamo smarrito il senso di questo periodo provando di conformarci ad un tempo innaturale. C’è un tempo per seminare, un tempo per raccogliere ed un tempo per riposare. Ma la donna non riposa più, corre, disperde la sua energia ed il suo potere. Il sangue mestruale è sacro per le popolazioni animiste perché è la Morte che porta in sé il seme della Vita. Energeticamente parlando, la donna mestruata è molto potente perché il sottile velo che la separa dalla Fonte si strappa ed essa si riunisce con il suo sangue all’uovo cosmico. E’ il momento del “solve” (solve et coagula secondo la tradizione alchemica), del nigredo. Perché il calore della Morte fa germogliare il seme. Nessuna pianta germoglia alla luce del sole, ha bisogno di oscurità e calore! Ma è possibile che ci siamo allontanati così tanto da questo antico sapere che è stato tramandato durante millenni? Cosa ci è successo?
La Morte viene dipinta con orrore, dolore e strazio. Mai bugia fu più grande! Il momento della Morte è dolce e regala un immenso senso di pace interiore, è il ritorno a Casa. Quella Casa che abbiamo lasciato tanto tanto tempo fa e di cui abbiamo scordato l’esistenza, il calore. la Morte è dolce ed accogliente, non come la sua sorella più dura e severa che ci porta in questo mondo con urla e fatica, lei non ci risparmierà nessuna pena, nessuna prova, ed è questo il suo compito: insegnare e renderci forti per essere degni e pronti quando sarà ora di varcare la grande Porta quando la nostra ora sarà giunta.
Ma prima di tornare, dovremo passare il nostro esame, quell’esame di coscienza che spesso rimandiamo a più tardi, la famosa pesatura dell’Anima. Si dice che il Cuore registra ogni cosa e che al momento di passare il Varco, testimonia della vita del suo possessore. Se c’è qualcosa che ferisce il Cuore più di ogni cosa è la Paura. Essa è alla radice dei comportamenti che portano disequilibrio nel mondo: violenza in primis. Ma il Cuore testimonierà di ogni cosa, non ometterà nulla e da qui capiremo se saremo degni di passare la Porta oppure se saremo rimandati indietro, a studiare ancora, ad imparare.
Paura e Cuore: lo spirito della festa.
Molti obietteranno dicendo che è la via del Cuore che fa soffrire. Orbene, siete sicuri di essere capaci di sentirlo? Ascoltate davvero il Cuore oppure il messaggio distorto dalla vostra mente? Sono molto pochi quelli che riconoscono davvero la voce del Cuore, sono molti quelli che si confondono; esattamente come quelli che confondono sottomissione e rispetto, cultura ed intelligenza, prezzo e valore. La linea è sottile ma la differenza è grande.
E la confusione è ancora più grande quando si parla di Vita e Morte. E passare la propria vita cullato dalla Paura non significa vivere ma morire durante la propria vita, la paura allora non ci darà riposo neanche dopo il trapasso e cosa succederà allora? La stessa cosa che quando passi una notte in bianco, solo che quel tipo di insonnia potrà durare per molte vite. Ci si ritroverà a vagare senza meta, non capendo più nulla se non che qualcosa è andato storto. Questi insonniaci si chiamano “Erranti” e sono quelli che rimangono svegli fuori Casa quando invece dovrebbero star a riposare.
E come la notte influenza il giorno e vice-versa, la Morte influenza la Vita e vice-versa. Come esorcizzare allora la Paura?
Festa, Morte e Demoni
Stiamo giungendo alla festa di Halloween, una delle festività più controversie in assoluto in Italia. Mentre tanti la etichettano di “americanata” commerciale, bisogna sapere che in età pre-cristiana, c’erano dei popoli con una loro religione sulle italiche terre: Celti, Etruschi,ecc… Per i Celti esistevano due grandi stagioni: estate ed inverno e questo periodo che stiamo vivendo rappresentava per loro la fine dell’estate “Samhain” appunto. I druidi comunicavano con i spiriti attraverso portali particolari, una dimensione ambigua chiamata “Tra il fra ed il tra”, come è il momento esatto della mezzanotte o quello tra l’inspirazione e l’espirazione, quella sottile porta che appare tra la luce e l’ombra… Insomma, in quella dimensione ambigua si apriva una porta per accedere al mondo degli Spiriti: quello degli Elementi, degli Spiriti del Luogo, degli Antenati ecc… Ma quella dimensione particolare non era di facile accesso, solo in due occasioni il “portale” si faceva più accessibile: la mezzanotte delle stagioni, quei due giorni che in Italia saranno conosciuti come la notte di Valpurga (30 aprile) e la notte di Tuttisanti (31 ottobre). Se vuoi approfondire, ti invito a scoprire le vere origini di Halloween.
Mentre loro celebravano l’arrivo degli Spiriti dei loro Antenati, la giovane religione cattolica demonizzò la religione pagana legata alla Natura e con l’andar del tempo gli Spiriti della Natura si trasformarono in folletti perversi e gli Antenati in demoni, il cerchio sacro diventò un ritrovo infame di streghe e l’urlo del dolore della Madre cominciò ad elevarsi verso il cielo, assieme a quelle delle Sorelle giustiziate. La festa lasciò lentamente spazio alla Paura e il legame che legava l’Uomo con la Terra ed il suo insegnamento sulla ciclicità della Vita, la Morte ed il potere del sacro femminino fu spezzato. la Paura prese il posto del coraggio nel Cuore degli uomini e l’Anima del Mondo si richiuse in sé non potendo testimoniare altro che dolore.
Ma come ogni Fine tiene in sé il seme dell’Inizio, lentamente i fuochi sacri si sono riaccesi nel mondo, i Fratelli e Sorelle sono stati richiamati dal Cerchio sacro ed i canti si sono alzati di nuovo verso il Cielo e la Luna. Il tamburo ha ripreso a cantare con il cuore della Terra ed è tornato lo Spirito della Festa, allora sono tornati gli Antenati con i loro doni di conoscenza, sono tornate le danze che uniscono il Cuore degli uomini e delle donne e la Speranza ha ricominciato a germogliare.
Traduzione:
Sul mare, mare azzurro,
Galleggiava uno stormo di piccoli cigni bianchi
E da dove veniva quell’aquila bianca e grigia?
Ha disperso lo stormo ovunque sul mare azzurro
E le piume bianche sono volate in alto verso il paradiso
E le piume grige sono calate su il verde prato
e chi raccoglierà queste piume?
Una graziosa fanciulla.
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