Oggi ti parlerò in questo video della quarta trappola o bypass spirituale, ovvero la trappola dell’elitarismo o della cerchia ristretta, conosciuta anche come “sindrome degli eletti”.
Un fenomeno naturale che potrai trovare seguendo un percorso spirituale che contempla la pratica di gruppo è la sensazione di fare parte di una cerchia ristretta. Non è negativo in sé ed è piuttosto naturale perché ci si ritrova in un gruppo di persona affini, che condividono un modo di pensare e un modo di praticare la spiritualità e con le quali di solito ci si sente bene, al proprio agio.
Va benissimo e non c’è nulla di male in questo, anzi!
Il tuo gruppo è fluido o granitico?
Nel mio percorso, o meglio percorsi, ho avuto la possibilità di individuare 2 macro-categorie di gruppi, ognuna con le sue sfumature ovviamente, ma per spiegarti meglio il fulcro della trappola dell’elitarsimo o della cerchia ristretta, stringerò tutto a due grosse categorie:
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- Il gruppo fluido, che ha confini permeabili con l’esterno
- Il gruppo granitico, che ha confini ben delimitati e immutabili.
Il gruppo fluido è permeabile. Può aiutare, sostenere nei momenti difficili e aiutare a capire quali sono i pilastri fondamentali della nostra identità perché in un gruppo ci sono molte dinamiche che rispecchiano quelli che si possono trovare comunemente in una famiglia: ci saranno preferenze, simpatie, antipatie, litigi, ecc.
Però avverranno in uno spazio protetto, intimo, che in teorie dovrebbe avere la forza di contenere queste dinamiche e aiutare i membri ad averne consapevolezza in modo da metabolizzarle, primo in seno al gruppo, e poi di conseguenza, anche fuori dal gruppo.
Così il gruppo diventa una sorta di “palestra” che aiuta a vivere meglio nel mondo.
Il problema giunge quando invece il gruppo si chiude talmente su se stesso da separarsi dal mondo: è il gruppo granitico. Quella separazione porta lentamente a credersi migliori, più evoluti, più illuminati, superiori agli altri. Così si forma la cerchia ristretta degli eletti che invece di aprirsi al mondo e sanare le relazioni difficili che potrebbero avere con esso, e quindi nelle relazioni di coppia, con la famiglia, coi colleghi al lavoro, e con le persone che non condividono le loro credenze, le accentuano perché si accentua la separazione.
La trappola spirituale dell’elitarismo è quindi una situazione in cui un gruppo di persone si percepisce come dotato di conoscenze, abilità o esperienze particolari e sente di meritare, in virtù di questo, di avere un potere o un’autorità maggiore rispetto agli altri.
Ora che abbiamo definito questa trappola, andiamo avanti…
Come evolve questa trappola della “sindrome degli eletti”?
La trappola dell’ elitarismo o della cerchia ristretta porta a sviluppare un veleno contro il sentirci appartenenti alla medesima collettività, ovvero l’umanità, ed è assai difficile da debellare come veleno. E purtroppo ne vediamo gli effetti in diversi aspetti della nostra vita perché non si ferma al percorso spirituale ma è trasversale a tutto ciò che implica un’ideologia: si va dalla religione (monoteisti contro politeisti) alla politica (destra contro sinistra), dal commercio (globalizzazione contro artigianato) all’alimentazione (onnivori contro vegani) e si potrebbe andare avanti ancora per un bel po’ talmente siamo abituati a prestare più attenzione a ciò che ci divide che a ciò che ci unisce.
Ma tornando al percorso spirituale, ecco quali possono essere le conseguenze:
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- La dinamica di elitismo o della cerchia ristretta, che è un culto del gruppo, porta al culto dell’ego: ci si sente migliori, superiori perché siamo i detentori di una verità esclusiva, mai rivelata, segreta, quindi superiori in base ad una ideologia e conta solo quella: le reali azioni e comportamenti nel mondo non contano. Ogni membro del gruppo diventa poi nella sua realtà quotidiana il detentore della verità rispetto ai “plebei ignoranti”, “addormentati”, “babbani”, ecc. Ci si approccia agli altri con disprezzo, e se va “bene”, con pietà.
- Narcisismo spirituale: c’è un distacco dal mondo esterno a favore delle attività e dei pensieri e delle persone strettamente connesse al gruppo di appartenenza. Si soffoca nell’uovo ogni curiosità o naturale ricerca verso altre correnti o altri pensieri perché la propria è la più bella, la più completa, la più efficace, la più, più, più… La migliore in poche parole e le altre non meritano attenzione. Si entra quindi in una dinamica di competizione verso altre correnti di pensiero.
- Si accentua la dicotomia tra “noi” e “loro”, ci si separa dagli altri e quella separazione porta a non conoscersi mai davvero e quindi a serbare paura, pregiudizi, disprezzo e odio.
Se ci guardiamo da più vicino e se estendiamo questa trappola al mondo del potere in generale: alla politica, alle religioni, ecc. è quella che ha portato alle guerre perché per giudicare gli altri ci si base sulle loro ideologie, le loro credenze, ecc. e non su come vivono davvero quelle persone, sul come agiscono nel mondo.
Magari sono delle brave persone ma credono in qualcos’altro oppure in niente ecco che l’ideologico di turno non vedrà l’azione, vedrà la differenza di idee e disprezzerà la persona in base alle sue credenze anche se umanamente è una persona che agisce di più per riportare equilibrio, bontà e bellezza nel mondo di lui.
Perché si cade nella trappola dell’elitarismo e della cerchia ristretta?
Come avrai capito, la trappola fa eco ad una ferita, per questo non bisogna giudicarsi in malo modo quando si cade in trappola ma ascoltarsi e capire a cosa fa eco.
Ora io ti parlerò di ciò che ho potuto vedere e vivere quindi è possibile che ciò che ti spiegherò sarà solo parziale, ma mira almeno a darti un punto di partenza per riflettere e forse uscire da questa trappola, perché puoi trarre molti insegnamenti anche da questi momenti difficili e ciò che voglio condividere con te è più ciò che ho imparato io che una verità assoluta.
Detto questo, se la trappola del culto del maestro faceva spesso eco ad una ferita che riguardava la figura genitoriale, quella dell’elitarismo o della cerchia ristretta può fare eco alla famiglia, che rappresenta la nostra prima cerchia protetta nel mondo. La famiglia rappresenta il nostro primo nucleo collettivo, ma poi quel nucleo, dopo averci protetto, nutrito e aiutato a crescere, deve aprirsi al mondo.
Ma a volte, capita che queste cose ci siano mancate: sicurezza, insegnamento, la sensazione di far parte di qualcosa che ci coinvolga e nel quale possiamo esprimere ciò che siamo, a volte quello che ci manca è proprio il senso di famiglia e può capitare che la si cerchi altrove, nell’ambito spirituale per esempio.
Ripeto, non è sbagliato cercare un gruppo affine o una famiglia d’anima, non è un male in sé, ma può trasformarsi in trappola dal momento in cui i confini di questa famiglia d’anima diventano granitiche e ostili a chi non ne fa parte.
Come si supera questa trappola?
Come detto prima, ciò che può essere alla base di questa tentazione di volersi sentire parte di un’élite o di un gruppo ristretto può essere la ricerca di un’identità comunitaria, un sentirsi parte di un gruppo di appartenenza sul quale costruire la nostra identità. Ma come detto in precedenza, un gruppo sano si apre al mondo, non si chiude ad esso e ancora meno cerca di esercitare un potere coercitivo su di lui, disprezzarlo oppure distruggerlo.
Questo è sete di potere, non c’entra nulla con la spiritualità!
Per superare questa trappola, per prima cosa occorre riconoscerla.
Come riconoscere questa trappola? Ponendosi alcune domande…
Siccome questa trappola si basa sulle ideologie, le credenze, ciò che potrai fare per capire se sei caduto nella trappola è osservare semplicemente cosa questa ideologia porta di concreto nel mondo: come ti spinge ad agire, come ti porta a comportarti con le persone che la pensano diversamente….
Ti porta al disprezzo oppure alla tolleranza?
Alla separazione o all’unione?
Ad una concezione di superiorità oppure alla consapevolezza della diversità?
…
Come puoi vedere, le domande hanno un ruolo fondamentale per cui non temere di porti domande quando percorri un percorso spirituale! Loro sono spesso ciò che ti aiuteranno ad uscire da buona parte delle trappole o bypass spirituali che potrai incontrare strada facendo.
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