Oggi è la giornata internazionale dei diritti della donna
No, oggi non è la “festa” della donna.
Oggi è un giorno che una società sana non festeggerebbe nemmeno, perché non avrebbe senso. Non avrebbe senso ricordare 162 lavoratrici arse vive, perché in una società sana non ci sarebbero state.
Non avrebbe senso ricordare le bambine indiane uccise alla nascita, le bimbe africane mutilate, le bimbe asiatiche vendute, perché in una società sana sarebbero protette. Tutte.
Non avrebbe senso ricordare Ipazia e tutte le donne uccise dai fanatici religiosi, perché in una società sana, una religione che denigra la donna sarebbe bandita e punita.
Non avrebbe senso ricordare tutte le donne violentate, sfigurate, torturate, perché una società sana non permetterebbe che questo avvenga.
Ma noi non viviamo in una società sana, ma in una società malata che iper-sessualizza il corpo delle donne e poi censura un oggetto di culto, vecchio di 28.000 anni, che ritrae la Madre Terra.
→ Leggi l’articolo: L’affaire della venere di Willendorf, il corpo delle donne non è porno, è sacro!
Noi viviamo in una società malata che fa credere alle bambine che la loro felicità sta nell’aspettare il principe azzurro e che non potranno mai essere a capo di un’impresa senza a) dover rinunciare alla propria femminilità b) rinunciare alla propria dignità.
Noi viviamo in una società talmente malata che bisogna lottare ancora oggi per avere delle donne al governo, per avere una paga uguale all’uomo o semplicemente per trovare lavoro perché se un giorno vorrai un figlio, non sei un buon investimento per l’azienda.
Noi viviamo in una società in cui le donne odiano le donne e questo forse è la cosa peggiore.
Oggi è il giorno della memoria delle donne
Oggi credo che dovremo ricordare chi siamo.
Perché Donna non vuol dire solo “madre”, “amante”, “moglie” o “figlia”. Donna non vuol dire per forza “dolore”, “ciclo” e “parto” oppure “bellezza” e poi “vecchiaia”. Non significa né “debolezza” né “sottomissione”, neanche solo ed esclusivamente “seduzione”.
Donna vuol dire “Mistero”. perché pure noi che lo siamo, lo scopriamo ogni giorno.
Essere Donna significa molte cose, significa essere portatrice di vita, di conoscenza, di potere, ma anche degli aspetti oscuri, del caos primordiale. Essere Donna significa riuscire a trovare il vero punto di unione tra tutti questi aspetti, scoprire la vera natura del nostro sacro. Trovare la pietra nera dentro di noi dalla quale nasce la fenice.
Essere Donna significa essere Iside, Freya, Hera, Lilith; un poco Medea, un poco Eva…
Non vogliamo più essere solo un aspetto di noi stesse, sarebbe come chiedere all’arcobaleno di essere di un colore solo.
Non vogliamo più essere una parte di noi stesse, reclamiamo il diritto di essere completamente noi stesse e che il mondo riconosca il nostro valore, perché non valiamo meno dell’uomo.
E finché questa società non riuscirà a capire ed integrare l’importanza del ruolo della donna, finché non riusciremo ad educare i bambini, maschi e femmine al rispetto reciproco, finché non avremo dei paesi guidati in modo equilibrato da entrambi i sessi e che si prenderanno cura in ugual modo da entrambi, non sarà mai una società sana.
E purtroppo, l’8 marzo continuerà ad avere un senso, tragico, doloroso ed ingiusto, ma avrà senso.
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