Ora parleremo di quei vecchi legami che stanno in piedi per inerzia, di quei vecchi contatti che teniamo per abitudine anche se sono nocivi, del senso di colpa che ci assale se il pensiero di tagliare i ponti ci sfiora.
Sto facendo una vera maratona per chiudere questa lunazione anche se non era in programma perché mi rendo conto che, quello che è scontato per me (come quello che scriverò in questo articolo) non lo è per forza per la maggiore. La Luna del Lupo serve ad aiutarci a disfarci da tutto quello che ci blocca nella vita, TUTTO. Compresi i contatti tossici.
Come possiamo sperare di accogliere il futuro se già fatichiamo a chiudere con il passato?
Legami e senso di colpa
Il problema maggiore che possiamo riscontrare è il senso di colpa. Tuttavia, c’è un modo di uscire dal circolo vizioso: aprire gli occhi!
- Non c’è nulla di male a proteggersi!
- Non c’è nulla di sbagliato a scegliere consapevolmente con quali compagni di viaggio vuoi percorrere il tuo cammino.
- Nessuno ti obbliga a continuare ad avere dei legami che ti feriscono, che ti fanno stare male.
Certo, tagliare i ponti richiede coraggio, determinazione, autostima e una certa dose di consapevolezza ma a volte è necessario. Nel sciamanesimo si dice che non esistono “energie cattive“, ma “energie fuori posto”. Una persona potrebbe comportarsi male con te, essere “cattiva” ma essere dolce e gentile con un’altra persona. La persona in sé non è cattiva, è solo che non risuona con te e rende il legame disarmonico, nocivo sia per te che per lei.
Mi rendo conto che quello che stai per leggere ti renderà perplesso/a ma… a volte, lasciar andare è un gesto d’amore, sia per te che per l’altro.
Se quello che c’è tra di voi non vi fa star bene, liberatevi a vicenda!
Legami tossici
Spesso quello che ci trattiene da tagliare i ponti non è proprio il legame in sé ma il giudizio, il “cosa-penseranno-gli-altri“. Però ci sono delle persone con le quali non c’è verso di andare d’accordo, a volte entriamo talmente in conflitto che solo la loro presenza riesce a tirare fuori il peggio di noi. Può esserci utile per renderci conto del nostro “drago” interiore e darci la possibilità di lavorarci, può servirci nel quadro di un lavoro su di sé, un lavoro profondo di introspezione. Se è vero che l’altro riflette quello che non riesco a vedere di me stesso (come nella teoria degli Specchi esseni), è anche vero che è inutile continuare a farsi del male! Per questo bisogna fare la differenza tra i legami difficili ma costruttivi e quelli tossici veri e propri.
Quelli difficili si trasformano con il tempo, evolvono perché portano una lezione importante, quelli tossici invece no. Sono marcatamente squilibrati. Spesso si instaurano tra persone con squilibri complementari: martiri e vampiri energetici, insicuri e narcisisti, ecc. Per questo motivo è difficile uscirne perché lo squilibrio dell’altro appaga lo squilibrio dell’uno in un circolo vizioso.
Per questo, se si vede che non c’è nessuna via di uscita, è meglio interrompere il contatto, ciò non significa che l’altro uscirà totalmente dalla propria vita (anche se…) ma che avrete la possibilità di risolvere i vostri problemi, ognuno da parte sua e di riequilibrare quella parte di voi, ammaestrare il vostro “drago”. Così, se proprio dovevate continuare a camminare sulla stessa strada, lo farete su un terreno più sicuro e solido, più maturo. In caso contrario, ognuno per la propria via e buona vita a tutti.
I veri legami affettivi devono essere come le corde di sicurezza in arrampicata, non delle catene che vi tengono prigionieri!
Quindi prendi le redini della tua vita in mano e scegli la tua strada: quella in cui ti tieni strette le catene con l’illusioni che, anche se ti fanno male, potrebbero un giorno servirti OPPURE quella libera dai fardelli del passato, senza più dolore inutile, anzi! Potrebbe essere l’inizio di una vita relazionale matura ed equilibrata, una relaziona sana in cui non avrai più paura di camminare sui carboni ardenti.
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[…] anche se sappiamo che potremo fare altro, continuiamo a star con le stesse persone anche se ci facciamo del male a vicenda. Lustriamo le nostre catene, le ricopriamo d’oro e ci ripetiamo mentalmente che tutto […]