Non confondere l’amore con la passione

Amore e passione: due fuochi diversi

Da una parte c’è un fuoco dolce, che non si spegne, col quale possiamo cucinare, riscaldare la casa, prendersi cura di sé e dell’altro; d’altro canto abbiamo un fuoco che impera e non dà scampo: un fuoco che incendia, che distrugge.

Ecco in poche parole come si potrebbero raffigurare l’amore e la passione: due sentimenti che da lontani potrebbero sembrare simili ma che in realtà hanno degli effetti diametralmente diversi: mentre il primo trasforma, l’altro distrugge.

E tanti purtroppo confondono le cose ma tutto sommato è assai facile fare la differenza: basta osservare i loro effetti.

L’amore ti mette le ali e ti apre al mondo mentre la passione ti chiude ad esso: ci sei tu, l’altro e basta.

La passione per l’altro è fonte di dolore

Di alles-schlumpf

Si confonde l’amore con la passione dimenticando che l’amore esiste “a prescindere”: si ama l’altro per tutto ciò che è, non per ciò che ci dà. Quando 2 persone si amano davvero, nutrono un grande rispetto l’uno per l’altra, comunicano, risolvono i problemi insieme, si danno l’opportunità di avanzare nella vita, di evolvere, di crescere assieme e non si imprigionano l’un l’altra in quelle case di bambole dove la carta da parati lascerà ben presto il posto alle sbarre di una prigione dalla quale si uscirà a pezzi.

L'amore è quando cresci assieme all'altro e ogni giorno scopri in lui una persona nuova Condividi il Tweet

La passione invece può essere violenta, totalitaria e statica: si nutre dell’altro, non nutre l’altro; è possessione e prigionia. L’altro non è altro che l’oggetto del proprio desiderio, la sorgente di un piacere che non potrà mai essere soddisfatto e che chiederà sempre di più fino a che si esauriranno le forze di ciò che pensavamo amare, fino a che lo uccideremo a fuoco lento.

Inoltre, in una coppia dove vige questo fuoco violento, l’altro non è libero di cambiare, di evolvere, perché comprometterebbe quell’equilibrio statico che si è formato in precedenza. Non c’è quindi un sentimento reale nei confronti della persona ma nei confronti della sensazione che ci fa provare, di come ci fa sentire. La passione in realtà ha un cuore egoista e usa l’altro, non lo ama: è come se tu usassi l’altro come specchio per trovare il tuo riflesso e unirti a lui; non cerchi l’altro: cerchi te stesso nell’altro. 

Se amo l’altro davvero per quello che è, per quale motivo dovrebbe cambiare per me?

Se amo davvero l’altro e lo considero come il mio eguale, perché mai dovrei controllarlo?

E la violenza in tutto questo?

Questo problema legato al sentimento di superiorità può anche sfoggiare in violenza… Ma è davvero amore se la violenza s’insidia nella coppia?

Quando parlo di violenza non parlo solo di quella fisica ma pure di violenza verbale e psicologica: umiliazioni, vessazioni, ecc. Gli uomini sono conosciuti per le violenze fisiche ma le donne non sono di meno quando si parla di violenza verbale e psicologica quindi è bene chiarire che la violenza non è una prerogativa dell’uomo, anzi! Entrambi i sessi ne sono capaci.

Se c'è violenza, non c'è rispetto. Se non c'è rispetto, non è amore. Condividi il Tweet

Questo solo per rispondere alle troppe donne che ripetono a loro stesse :

” Ma lui mi ama, lo so! E’ che a volte capita che…”

Come non si fa la guerra per la pace, non si picchia/umilia per amore, non si urla per comunicare, non si manipola per rendere consapevoli. L’amore è un’altra cosa.

L’amore dà, cura, non strappa dal cuore la linfa vitale che ti rimane, non ti terrorizza quando rientra ubriaco/a la sera oppure ti minaccia di raccontare le peggiori atrocità su di tese non fai una determinata cosa, non ti urla in faccia che ti toglierà i bambini e non li rivedrai mai più. Questa è violenza, non è amore… E prima te ne renderai conto e meglio sarà: è meglio aprire gli occhi e rendersi conto della brutta situazione nella quale ti sei cacciato/a che non aprirli mai più, perché dalla violenza verbale a quella fisica c’è solo un passo.

La passione è odio camuffato da amore: se l’altro non può essere solo mio, lo distruggerò, è una prigionia, un inferno.

È l’oggetto della passione ad essere sbagliato

Detto ciò, mi preme fare una piccola precisazione: tra amore e passione lo sbaglio maggiore che si fa è quando si confonde verso chi provarlo. L’amore si prova per gli esseri viventi, non per le cose; così come la passione è pericolosa se si prova per gli esseri viventi ma può essere utile quando la si prova per qualcosa.

Se hai una grande passione per un tema nella vita, paradossalmente quel soggetto crescerà assieme a te: lo svilupperai e lo spingerà sulla strada dell’evoluzione attraverso le tue esperienze, prove, ricerche incessanti; fungerà da carburante nella tua vita. In quel momento la passione ti nutrirà, ti farà brillare gli occhi, darà un senso alla tua esistenza.

La passione avrà allora un ruolo equilibrato nella tua vita: ti aiuterà a scoprirti attraverso di lei e a evolvere perché ti spingerà a creare, a confrontarti con i tuoi limiti e con i tuoi talenti, ti aiuterà ad andare oltre te stesso/a; a differenza della passione per le persone che oltre ad essere nociva per l’altro ti bloccherà nel tuo percorso, facendoti sbattere la testa in un labirinto di specchi dove sarai tu il tuo principale ostacolo.

→ Leggi anche “Il fuoco delle tue passioni“

Come puoi vedere, la visione sciamanica secondo la quale non c’è nulla di buono o cattivo al mondo ma solo cose “fuori posto” è applicabile anche in questo contesto: la passione non è né buona né cattiva, bisogna solo stare attenti versi chi/cosa la si prova perché se verso le persone può essere deleteria, verso le cose della vita invece può davvero essere d’aiuto.

Altrimenti non starei qui a scrivere questo articolo dalle 5 di questa mattina…

Cos’è l’amore? L’amore è libertà

L’amore è un’energia particolare che circola tra due individui ma per circolare in modo armonioso è necessario che entrambi riescano anche ad amare loro stessi, altrimenti si cercherà di colmare un pozzo senza fondo con l’amore dell’altro (e non basterà mai).

L’amore per se stesso non è egoismo, significa che si riesce semplicemente a provvedere da soli alle proprie necessità, e l’amore è forse una delle più importanti. Riuscire a non avere bisogno dell’altro per vivere e continuare ad amarlo è la più alta forma d’amore.

Ti amo senza perché né paure, senza aver bisogno di te, ecco perché scelgo sempre te. Condividi il Tweet

Il non essere vincolato da dipendenze e da bisogni rende la volontà di stare a fianco dell’altro una scelta pienamente consapevole e matura, una scelta d’amore completa che permetta sia a noi che all’altro di essere se stessi e di cambiare nel tempo: significa che si ama l’altro nel suo presente e nei suoi mille futuri.

È l’unico tipo di amore in grado di dare ali all’altro, di permettere al “per sempre” di non essere vincolato dall’attaccamento: “Ti amo talmente tanto che preferisco che tu sia felice piuttosto di rimanere con me per obbligo“.

L’amore è una strana cosa tutto sommato, ma non è difficile da riconoscere per fortuna: non c’è sofferenza, sacrificio e supplizio; è vita, libertà e evoluzione.

L’amore non è un’addizione con un risultato ancora più limitato della somma dei singoli, è una moltiplicazione delle potenzialità di ognuno che si espande all’infinito.