Un giorno lo Spirito della Guarigione mi disse:
Sono le resistenze che causano sofferenza, impara a lasciar andare. Non ostacolare il libero fluire degli eventi. Sei ancora piccola, non puoi capire il piano della Creazione. Lascia fluire come l’acqua. Non trattenere. Ogni cosa si trasforma, così è la vita. Pure la Morte si muove. Non provar a rendere immobile quello che non lo è. Tutto si muove. Segui il flusso e non ti ferire. Segui l’acqua. L’acqua guarisce.
E’ facile da capire, è pure logico. Ma è difficile. MOLTO difficile.
Catene d’oro e piedi di piombo
Spesso l’abitudine ci frega, continuiamo ad avere i stessi comportamenti anche se sappiamo che potremo fare altro, continuiamo a star con le stesse persone anche se ci facciamo del male a vicenda. Lustriamo le nostre catene, le ricopriamo d’oro e ci ripetiamo mentalmente che tutto sommato, non è poi così male. Ci raccontiamo bugie perché è più comodo, perché non ci spinge a mettere il naso fuori e a guardare il mondo intorno. Rimaniamo aggrappati a quel che conosciamo provando di convincerci che a quel infelicità, basterebbe togliere solo due lettere per trasformarla in felicità, che è tutta questione di punti di vista. Non serve cambiare nulla. E’ meglio rimanere con le nostre buone vecchie catene, non si sa mai che possano tornarci utili un giorno.
Sai cosa ti dico? Sono tutte BALLE!
Queste storie me le sono raccontate anch’io per anni, sperando che un giorno la ruota girasse, sperando in un miracolo. E sai cos’è successo? Esattamente l’opposto. E’ peggiorato in modo assurdo, fino al momento in cui mi sono svegliata e ho detto “NO, ora basta!”. Perché così va la vita: se non capisci con le buone, capirai con le cattive. Perché tutto deve fluire, crescere, evolvere ed in questo processo di apprendimento, per selezione naturale, si deve lasciar andare il guasto, il marcio e l’inutile per sé. Perché altrimenti ci facciamo del male.
Perché è così difficile lasciar andare?
Semplicemente perché l’ignoto ci fa paura, e sull’ignoto non abbiamo controllo ed è questo il fulcro del problema. Ci illudiamo di avere il controllo sull’incontrollabile! Ci sono persone che da un momento all’altro si ritrovano senza casa oppure multimilionari, altre che vedono le proprie certezze volare in aria come dei palloncini dopo la chiamata di un tizio che non vedranno mai. La vita a volte è beffarda e può stravolgere la tua vita con un alito di vento. Le regole del gioco non consistono nel controllare più cose possibili ma essere in grado di godersi la vita anche sotto la pioggia, riuscire a provare un senso di libertà quando l’unica apertura sul mondo che hai è il cielo, è riuscire a dare valore a quello che sei in quel preciso istante, alle tue esperienze. Significa essere grati di quello che si ha.
Non significa fare il vuoto ma creare spazi.
Significa avere rispetto del Tempo e dei suoi insegnamenti, dei doni che lui ti porta durante il tuo cammino. Lasciar andare vuol dire accogliere il vero senso della libertà ma accogliere anche la consapevolezza della paura.
Riconosci la tua paura
Ho toccato un tasto dolente. La paura esiste e non si può annullare, fa parte di noi e ci serve! Altro tasto dolente… Non servirebbe a nulla non provare paura, quello che non ci serve è caricarcela in schiena invece di superarla. Immagina che la paura sia come un grosso sasso e che ogni volta che la incontri, te la carichi in spalla invece di passarci sopra. Con tutti i sassi che incontrerai sulla tua strada, crollerai dalla fatica, imprecando contro il mondo e contro il cielo che questa non è vita ma schiavitù. Ma tesoro mio, nessuno ti ha detto di caricarti tutti questi sassi!
Mi ricorda una scena di “The long long trailer- 12 metri d’amore” un film del 1953 in cui Lucille Ball caricava un sasso da ogni posto visitato all’insaputa del marito nella roulotte, e quando fu il momento di salire le strade di montagna… oh beh, mi è salito il magone solo per la povera macchina che trascinava tutto quanto!
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Dove mettere i tuoi sassi?
Da nessuna parte! Lasciali dove sono! La paura non si deve muovere, sei tu a doverla scavalcare per continuare ad andare avanti: non bloccarti davanti, non caricartela in schiena, passaci sopra e vai avanti! Siamo cresciuti con l’idea che i supereroi non provano paura.
Cattiva notizia: i supereroi non esistono!
Invece i saggi (per fortuna, quelli esistono) ammettono la loro paura, la riconoscono e vanno avanti. Riconoscere non significa farsi carico di… non vuol dire che d’ora in avanti dovrai portarti il peso di quella paura (e di tutte le altre) sulla tua schiena. Devi lasciar andare, fare il lutto e permetterti di rinascere.
Le persone sagge, che non si lasciano prendere la mano nella loro guerra interiore hanno capito che la paura è un ostacolo da superare con saggezza perché la ricompensa in termini di esperienza e libertà non ha prezzo. In tutto questo mondo fatto di dubbi, e sentimenti di angoscia, la mente ha un grandissimo ruolo: può aiutarti o sabotarti. Da canto loro, le emozioni hanno un grande potere sul tuo corpo: possono portarti benessere oppure disagi e dolori. Come vedi, se si rimane fermi la situazione stagna e peggiora, è un vero circolo vizioso.
Quando senti lo stomaco che si chiude quando sei di fronte ad un sasso, chiediti: cos’hai da perdere nell’andare avanti? Cosa di terribile potrebbe mai capitarti?
In tutto questo, ricordati di respirare.
L’aria come l’acqua porta via. Usa la forza degli elementi che sono in te. C’è un grande potere dentro di te, hai un bel cammino che ti aspetta. Chi sa quale avventura ti aspetta dietro questo sasso.
Vale davvero la pena rinunciare a tutte queste innumerevoli possibilità, chiuderti all’inaspettato?
Ci sono tante domande che potresti fare a quella vocetta che ti dice sempre che non ce la farai, che non ne vale la pena. Invece di ascoltarla in silenzio senza rimetterla mai in questione, perché non gli fai qualche domanda ogni tanto?
Ps: Questo giovedì 4 giugno ci sarà l’ultima #RDAchat di questa stagione. Si terrà su Facebook e non più su Twitter per permetterci di avere la migliore esperienza possibile.
Questa lunazione ci parla di dolcezza e nulla più del dolore e della sofferenza è agli antipodi di questo soggetto, ne approfitteremo quindi per scambiarci idee, opinioni su come portare la dolcezza nella nostra vita, lasciando andare quello che ci ferisce permettendo alla nostra vita di guarire.
Ti do appuntamento giovedì 4 giugno dalle ore 21 alle ore 22 sulla pagina dell’evento.
Ti aspetto!
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