La vergogna è una strana bestia: ci fa fare cose assurde!
Mi è capitato diverse volte di vedere una persona che si vergognava talmente tanto di aver sbagliato da negare il suo errore di fronte all’evidenza e, di conseguenza, essere considerata falsa, disonesta ed ipocrita dagli altri…
In effetti, si fa più brutta figura a negare il proprio sbaglio che ammetterlo e rimediare.
C’è chi si vergogna del proprio aspetto fisico e rimane rinchiuso in casa per mesi senza mai uscire… e non si gode la vita!
Il corpo può cambiare però e di vita ne viviamo solo una alla volta!
La vergogna è l’ emozione che accompagna l’auto-valutazione di un fallimento globale nel rispetto delle regole, scopi o modelli di condotta condivisi con gli altri; da una parte è una emozione negativa che coinvolge l’intero individuo rispetto alla propria inadeguatezza, dall’ altra è il rendersi conto di aver fatto qualcosa per cui possiamo essere considerati dagli altri in maniera totalmente opposta da quello che avremmo desiderato.
Insomma la vergogna è un affare personale… ci vergogniamo solo se decidiamo di farlo!
In poche parole: facciamo cose assurde e contro-producenti che vanno contro il nostro interesse perché decidiamo noi di provare un’emozione negativa che ci fa sentire indegni ed inadeguati.
Interessante…
E se decidiamo di NON voler sentirci indegni ed inadeguati?
Cosa succede se non proviamo vergogna?
- Se sbagliamo, possiamo rimediare senza perdere tempo, risorse e la fiducia degli altri
- Se riguarda il nostro corpo, ci godiamo la vita alla grande!
- Se ci vergogniamo perché in qualche modo ci mancano delle competenze, perdiamo meno tempo ed energia in costruzioni mentali inutili e ci diamo da fare per colmare (se è quello il vero problema) la lacuna.
Quindi la vergogna è utile? Direi di no…
Tante persone giocano su questa emozione per imporsi ed avere la supremazia a discapito degli altri. Questo è profondamente scorretto, sleale e disgustoso.
Nessuno al mondo ha il diritto di far sentire un’altra persona indegna e svalutarla nella sua interiorità perché com’è vero che siamo tutti unici, è anche vero che siamo tutti insostituibili!
Nessuno al mondo è come te, nessuno ha vissuto le stesse esperienza o prova le stesse emozioni. Sei una persona unica!
- Se sbagli, ammetti il tuo errore e rimedia. La gente allora si renderà conto che sei una persona affidabile ed onesta.
- Se il tuo corpo non ti piace, prova a capire perché! Il tuo corpo è il risultato delle tue azioni e dei tuoi pensieri. Prenditi cura di te, del tuo corpo e delle tue sensazioni e VAI A GODERTI LA VITA!!!!
- Se hai qualche difficoltà di apprendimento oppure vedi che gli altri sono più bravi di te, tranquillizzati perché nessuno nasce Maestro! Hai le capacità di apprendere competenze nuove come gli altri, non sei di meno! Con costanza, volontà e metodo puoi arrivare OVUNQUE!
Spero di averti convinto/a che la vergogna non è un’emozione utile per te, le persone intelligenti come te meritano di più dalla vita e la vergogna è solo un fardello pesante ed ingombrante che porta solo problemi.
Tu sei una persona di valore, sei una persona meravigliosa, fantastica con grandi doti e potenzialità e RICORDATI SEMPRE che… tu vali perché esisti!
C’è un simpatico modo di dire in francese che dice:
“Là où il y a de la gene, il n’y a pas de plaisir!”
Dove ci si vergogna, non c’è piacere/divertimento!
Quanto può essere profonda a volte la saggezza popolare?! 😉
Un abbraccione,
Sandra
Vuoi rimanere aggiornat@ ?
Iscriviti alla newsletter e riceverai la lista dei migliori articoli e delle news più discusse.
2 Comments
Ciao Sandra! Trovo davvero interessante il modo in cui viene affrontato l’argomento “vergogna” in questo articolo. La vergogna di sicuro non appartiene alla categoria delle emozioni “utili”: non la si può mettere sullo stesso piano della paura, ad esempio, dato che perfino la paura qualche volta si rivela necessaria (pensiamo ad esempio a situazioni di pericolo durante le quali provare paura è il meccanismo difensivo innescato nel tentativo di salvaguardare la nostra incolumità fisica). Al contrario, la vergogna non ha nulla a che vedere con meccanismi difensivi di salvaguardia o sopravvivenza (almeno questo è ciò che credo), si presenta di solito come una reazione eccessiva di fronte a determinate situazioni e la sua intensità è spesso direttamente proporzionale al nostro bagaglio di freni inibitori … ovvero tutte quelle barriere psichiche che costruiamo intorno alla nostra persona dopo ogni singola esperienza che viviamo (un’educazione repressiva, traumi emotivi, e così via) Ecco perché non tutti ci vergogniamo delle stesse cose, e quello che per uno può sembrare una catastrofe irreparabile, per un altro viene percepito invece come un occasionale errore di percorso … Non possiamo certo pretendere di frenare un’emozione simile, quando questa si presenta e scatta come una molla automatica al di là di ogni nostra volontà … possiamo però fare in modo di renderla un’emozione utile e costruttiva per noi stessi, cercando di capire nelle varie situazioni perché scatta questa molla, e attraverso l’intensità con cui essa viene percepita, approfondire la conoscenza di noi stessi, cercando per quanto possibile di indagare su eventi passati dai quali ha avuto probabile origine la nostra reazione …
Ciao carissima 🙂
Condivido quello che hai detto: la paura può esserci utile ma la vergogna proprio no, anzi!
Forse l’unico esito positivo potrebbe essere, come hai scritto giustamente, quella forza che ci spinge ad uscire da quello stato d’animo e intraprendere un percorso di crescita personale per capire chi siamo e come funzioniamo 🙂
Ti ringrazio per la tua condivisione graditissima 🙂
Un abbraccione,
Sandra