Ti ricordi quante cose belle hai fatto con le tue mani, quanti disegni, quanti sogni hai creato sulla carta? Quante sensazioni di avventura ti hanno regalato mentre giocavi col fango tanti – troppi- anni fa? Sentire il legno intagliato sotto le dita, la sabbia scivolarti tra le mani mentre costruivi il più bel castello del mondo sulla spiaggia, il rilievo della carta dopo averci scritto con furore tutto quello che ti tenevi dentro… Tutto questo sono emozioni che prendono forma grazie alle tue mani ma svelano molto di te, di chi sei e del tuo percorso interiore.
Le tue mani svelano chi sei
Le mani sono una parte importantissima di te, riflettono tante cose che si vorrebbero nascondere: può essere l’età, l’inchiostro dei diari scritti fino a mezzanotte, le screpolature guadagnate grazie al lavoro duro, le unghie rosicate per colpa dell’ansia… Tante sfaccettature della tua personalità tanti colori del tuo prisma che si manifestano senza che tu ne sia davvero conscio/a.
Le mani, espressioni del cuore
Ma non è l’unica cosa di cui non sei del tutto consapevole! Sicuramente ti sarai scordato del potere che hai di dare colore, creare la tua vita -e forse aggiungere qualcosa di prezioso a quella degli altri- grazie a questi piccoli capolavori che sono le mani, ma tutto dipende da quello che c’è dentro di te e da quello che vorrai fare con esse, perché con le mani puoi costruire, amare, proteggere, creare e… guarire.
L’arte, espressione mistica
L’arte è espressione di quello che si fa ma nasce nel cuore, dove ognuno di noi “è”; nell’arte c’è un movimento che spinge la persona a creare, manifestare quello che ha dentro di sé e che non può trovare un nome. È dare un senso di continuità alla propria identità ma è anche un giocare con il tempo, perché in ogni creazione c’è un pezzo di sé.
Il segreto dell’immortalità
Gli artisti ci danno ogni giorno una lezione importante sulla natura dell’immortalità: attraverso le loro creazioni, fermano il tempo, la loro identità diventa onnicomprensiva perché loro non sono più solo un corpo ma la loro essenza è in ogni opera, in ogni colpo di colore, in ogni riga scritta a lume di candela; ogni colpo di scalpello che intaglia il legno o il marmo è portatore di un momento preciso della loro vita, impregnato da emozioni e ricordi. Davanti alle loro creazioni, sono momenti di vita sfuggiti al morso del tempo che ammiriamo, sono frammenti di vita che sopravviveranno alla loro morte.
L’ego al servizio del cuore
L’immortalità non è l’unica lezione che ci può dare l’arte, ci aiuta a capire la natura dell’ego, quell’ego così tanto diffamato ma che ci aiuta a sopravvivere e a dare valore a quello che facciamo. Per assurdo, è lo stesso ego che si mette al servizio degli altri nell’arte: nell’esprimere la propria identità attraverso le proprie creazioni, si crea bellezza e si raggiunge Tipheret, l’essenza della bellezza, della compassione, del miracolo.
Questa bellezza, così preziosa, porta la mente dell’uomo a capire un poco di più il cuore e il mistero, per questo l’arte è così importante: ci aiuta a evolvere attraverso la “porta” della bellezza, attraverso il cuore. Tipheret è una sefira dell’albero kabbalistico collegata direttamente a tutte le virtù, tranne a Malkuth, la sefirot più materiale e corporea.
Per communicare con Malkuth, Tipheret ha bisogno dell’intermedio di Yesod, il fondamento fatto di emozioni, ideali e aspirazioni, dei semi – i nostro “io” evoluti in potenza- che possono crescere, di quei semi che affondano le loro radici nella Terra-Malkuth, per poi slanciare i propri rami verso il cielo-Keter. Ma la scintilla di vita che scatena tutto è sempre nello stesso posto: al centro, nel cuore.
Il cuore parla attraverso i tuoi palmi
Si prega, si ama con le mani, si implora e si infligge dolore. Le nostre mani sono un’estensione del nostro cuore, quel cuore così irrazionale che quello che a volte ci fa provare, sfugge alle leggi del linguaggio, ma che trova nel creare un modo di comunicare con l’esterno. Quello che le nostre mani fanno sono il riflesso di quello che ci teniamo dentro, di quello che proviamo e che magari proviamo di nascondere… Come una mano dolce che accarezza una guancia umida di lacrime mentre la voce prova a farsi severa, oppure un pugno sul tavolo che tradisce un tono apparentemente calmo e razionale.
Siamo quello che facciamo con le mani
Le nostre mani non possono mentire, come non può farlo il nostro cuore. SIAMO quello che FACCIAMO realmente con le nostre mani: amore, dolcezza, violenza,… Quello che facciamo, quello che creiamo ci sopravvivrà, e in quell’immortalità delle nostre creazione, cosa rimarrà di noi, di me, di te?
Siamo quello che fanno le nostre mani. Share on XQuello che fai con le tue mani OGGI è importante: sarà la base del tuo domani e solo su basi solide si costruiscono le opere che cambiano l’umanità, quelle che resistono al tempo, alle guerre, alle tempeste e alla memoria evanescente dell’uomo. Solo loro riescono a resistere e a testimoniare della bellezza d’animo di chi li ha costruiti… Per tutto questo, puoi provare gratitudine per le tue mani, per la bellezza, l’amore, il servizio che esprimono ogni giorno della tua vita.
C’è un mondo che le tue mani possono mostrarti, è fatto di emozioni che non possono essere spiegate, ma solo vissute.
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2 Comments
Che bello, grazie per avermi ricordato di apprezzare le mie mani…. 🙂 E’ vero gli anulari non si staccano 😉
Hai della mani bellissime, tesoro e fai delle cose grandiosi con esse 😉
Sì, in effetti…hehehehe… è particolare come “gioco”.
Un abbraccione grandissimo!