Ho visto Agorà ormai qualche anno fa e mi ha colpito moltissimo.
Da piccola non capivo per quale oscuro motivo la biblioteca di Alessandria, la più grande del mondo conosciuto, fosse stata distrutta. Bruciare un libro per me è un sacrilegio : non si può annientare la conoscenza! Invece è quello che fa l’uomo ogni giorno: brucia, profana, distrugge… per ragioni politiche, economiche o peggio “sante”.
Questo film mette in rilievo diversi problemi: quello dell’intolleranza, della superbia e della sottomissione della donna all’uomo.
Non sono femminista in quanto non credo che uno debba dominare l’altro ma al mio modesto parere, devono essere pari, non uguali perché non possiamo esserlo per natura, ma pari.
Uomo e Donna devono camminare l’uno a fianco all’altra.
Ipazia era una Donna forte, intelligente… sapeva cose che tanti uomini non sapevano. Aveva un potere che tanti uomini non si potevano neanche sognare di avere ed è stata martire, uccisa da uomini “santi”, da una chiesa “santa” e maschilista che non ha mai riconosciuto il suo martirio come degno di essere ricordato.
Era però, come ogni essere umano, ogni essere vivente su questa Terra, creazione e figlia dell’essenza divina anche se era pagana. Faceva forse paura ad una folla in delirio ed assettata di potere che una donna potesse insegnare agli uomini mentre nella loro religione potevano solo tacere?
Per tanti secoli c’è stato un acceso dibattito sulla questione dell’anima della donna. Era considerata un essere inferiore, assoggettata all’uomo e pari agli animali e quindi senza anima. Un uomo più illuminato rispetto ai suoi compari però sollevò la questione che Gesù non poteva nascere da un essere senza anima, e così fu risolta la questione!
Grazie tante!
Tutto nasce dal fatto che l’uomo non conosce la donna e ne ha un inconscia paura: un essere che può sanguinare per giorni senza morire, un essere in grado di mettere al mondo altri esseri viventi mentre loro non erano in grado di farlo non poteva che far nascere un insidiosa invidia nelle menti più fragili e propense alla violenza.
Quando nell’antichità si venerava quindi la Dea Madre Terra e il Dio Padre in Cielo, la donna era considerata diversamente… ma piano piano la paura si è instaurata nel cuore degli uomini e hanno profanato ciò che era sacro: il divino equilibrio delle forze maschili e femminili dell’Universo.
Hanno ucciso la loro Madre… e così anche le sue figlie.
Ipazia è morto ad Alessandria, nel marzo del 415. Donna, martire pagana, è stata uccisa perché troppo intelligente e libera. Oggi non è cambiato nulla.
Ricordate però che esistono 2 categorie di persone al mondo: le madri ed i loro figli.
Se c’è una minima possibilità di cambiare il mondo in meglio, di fermare la violenza, di ripristinare il Rispetto verso il creato… questa possibilità viene data dalle madri del mondo. E’ solo tramite l’educazione dei figli e delle figlie che si può arginare lo scempio che stiamo vivendo. Aiutandoli a conoscersi l’uno l’altra, a rispettarsi a vicenda, le donne potranno cambiare il mondo.
Però ad una condizione sola: che imparino a conoscere se stesse. Non puoi insegnare qualcosa che non hai imparato. La conoscenza è tutto, ce lo insegna questa volta un uomo, pagano, ucciso pure lui. Un grande uomo… Si chiamava Socrate.
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