Il fratello-sposo, l’uguaglianza sacra.
Una nuova prospettiva per leggere la storia
L’età d’oro: l’asta in equilibrio
Le 42 osservanze di Maat:
“Comandare”, cum- mandare: affidare.
“…Posidonio pensa che nell’età cosiddetta aurea, il governo fosse nelle mani dei saggi.Essi tenevano a freno la violenza, difendevano il più debole dai più forti, facevano opera di persuasione e di dissuasione, indicavano ciò che era utile o inutile; la loro preveggenza faceva in modo che non mancasse niente al popolo, la loro forza teneva lontani i pericoli, la loro liberalità arricchiva e dava benessere ai sudditi. Comandare era un dovere, non una tirannide. Nessuno sperimentava il proprio potere contro chi gli aveva permesso di averlo, nessuno era incline o motivato a commettere ingiustizie, poiché i sudditi obbedivano con sollecitudine al sovrano che comandava rettamente e la minaccia più grave del re a chi disobbediva era di rinunciare al potere. Ma quando, per l’insinuarsi dei vizi, il regnare si tramutò in dispotismo…”
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