L’autunno ormai è arrivato e sentiamo l’energia cambiare: meno vivace e più matura, più lenta e riflessiva. Ci giriamo lentamente verso la nostra interiorità mantenendo un occhio sul mondo e viceversa. Perché ci stiamo ancora assestando, lentamente, come il tempo, quello meteorologico almeno.
Un giorno caldo, un giorno fresco, di sole e di pioggia sono fatte le nostre giornate, di ricordi e risate miste a qualche lacrima… E qualche nube passa nella nostra testa. E’ ora del bilancio, di fare i conti. E’ il periodo dei feedback, la resa dei conti.
Tra uva buona ed uva cattiva
Cosa ha portato i suoi frutti? Per cosa vale la pena continuare, per chi?
Come il tempo dobbiamo imparare a fluire, a non fermarci, non bloccarci. Fluire e cambiare, continuare e reagire, riflettere senza cedere un passo, senza lasciarsi andare in rimpianti, rancori. Lasciar a maggese il terreno che ha ancora bisogno di tempo per maturare e curare quello che porta avanti il raccolto. Questo periodo ci vuole sicuri perché i compiti sono tanti. E’ l’ora dell’esperienza, della mano sicura, del ragionamento ponderato.
L’energia ha appena passato il suo momento di perfetto equilibrio e nel momento in cui l’aveva raggiunto, l’aveva già oltrepassato. Stiamo camminando ora sulla strada del Yin, della riflessione con ancora nel cuore tutto il calore dell’estate.
L’inizio del cambiamento
Per molti è un nuovo inizio che si profila all’orizzonte. Chi mantiene di più lo sguardo dritto sul suo obiettivo, colui che comincia a settembre o chi a gennaio? Perché noterai che i temi di questa lunazione sono vicini a quelli della Luna del Lupo: lasciar andare, distaccarsi, scegliere per meglio ricominciare. C’è chi si sente rinascere quando raccoglie,con i frutti ancora in mano germogliano già nuovi progetti… Come se si saltasse qualcosa… Un periodo importante che la natura ci insegna a non trascurare: la pausa.
Questo è il momento per una preziosa pausa riflessiva. Un momento per pensare, ragionare, riflettere, pianificare,…
Saper decantare
Questo è il momento magico della mezzanotte, dimensione tra le dimensioni in cui tutto si ferma e tutto è possibile. Il momento perfetto per entrare in contatto con altri mondi…
Osserva il tuo raccolto
Cosa hai tenuto da parte di questo raccolto? Ti stai prendendo cura dei tuoi semi? Non possiamo permetterci di sperperare tutto il nostro raccolto, dobbiamo anche pensare al futuro, custodendo progetti ed energia a sufficienza per la prossima semina, dopo questo periodo di pausa. Ma non solo, bisogna custodire il raccolto, conservarla ed esaltarlo.
Certo è giunto anche il momento di festeggiare! I nostri avi ce lo insegnavano durante le vendemmie: la vita è fatta di duro labore ma anche di celebrazioni perché tutto deve mantenersi in equilibrio, perché il seme germoglia solo in un terreno fertile. La fertilità viene dalla terra che anche essa conosce i suoi cicli di lavoro e riposo. Ogni cosa ha il suo tempo, cronologico e meteorologico.
Dare valore al presente
Maturazione e riposo sono i temi di questa stagione, sono la conseguenza naturale dell’azione quindi concediti un momento di tregua, un attimo di riposo per lasciar decantare quello che hai raccolto. Lascia il tutto maturare con sapienza e pazienza. Con l’esperienza capirai cosa vale la pena tenere e cosa lasciar andare.
Maturazione…
E dopo potrai festeggiare e celebrare, potrai finalmente riposare perché il riposo è inizio e fine del lavoro. Il riposo è un po’ come la morte, come il vino per l’uva. Ma solo quella sapienza antica ispirata ai cicli naturali è capace di produrre quel dolce nettare; la fine di una cosa è solo l’inizio di una cosa ancora più grande.
Che sia questo il motivo per il quale il dio Osiride era padrone del vino e della Morte come il greco Dioniso che faceva cantare e ballare le Baccanti? Vino e Morte ma anche ispirazione e contatto con il divino.
Divino, vino, divinazione,…
“Divinare” dal latino “divinus” -che appartiene a Dio. “Vino” dal sanscrito “vena” -amare da cui deriva il nome Venus, Venere Dea dell’Amore. la cosa curiosa è che sia Dioniso che Osiride sono entrami Dei morti e resuscitati. In questo la morte è un passaggio iniziatico, solo attraversando il grande varco è possibile conoscerne i misteri ed il vino ci permette solo di assaggiarne l’aroma, sfiorare con lo sguardo la Grande Porta.
Ma cosa tiene insieme vita e morte? L’Amore, la dolce Afrodite, stella del mattino e stella della sera raffigurata dagli egizi in una stella a 5 rami che si ritrova guarda a caso proprio nella mela tagliata a metà, frutto dell’albero della Conoscenza. Infatti ogni otto anni sulla sua eclittica Venere traccia un pentacolo perfetto. Ambiguo tutto ciò.

L’ellittica di Venere intorno al Sole
Dioniso quel Dio uomo-donna che portava all’estasi ma con il quale bisogna trattare con prudenza: nel vino sta la Verità ma anche la follia. Non tutti possono reggere il potere del viaggio tra i mondi, entrare in contatto con il di-vino. Osiride che presidiava al rito dell’apertura della bocca, il rito più sacro dell antico Egitto che precedeva la pesatura del cuore. Venere, Dea-Stella che non smette di sorprenderci, pietra filosofale capace di far tornare i trapassati dal oltretomba, Colei che da la Vita. E così la Vita e la vite si intrecciano…
Misura. Equilibrio. Mistero
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