Tratterò questa tappa in modo diverso rispetto alle altre tappe. Se sei interessato/ a ad approfondire le tue conoscenze principalmente sul dio Lugh, patrono di questa festa, alla fine di questo articolo troverai il link per saperne di più.
Oggi ti proporrò un articolo decisamente più riflessivo e pratico e condividerò con te alcune considerazioni su questa tappa della Ruota del Sole.
Lughnasadh, chiamato anche Lammas, è la festa del pane.
Si festeggia intorno al 1 agosto.
Come sai, era l’unica tappa che non avevo ancora trattato quindi, visto che Lughnasadh (chiamato anche Lammas) è una tappa che gira intorno a 1 agosto, è arrivato il momento giusto per farlo.
Prima di cominciare vorrei tuttavia fare una piccola precisazione, per convenzione si “fissa” al 1 agosto la data di questa festività ma in realtà la natura non si limita al calendario, perciò l’inizio è molto più fluido e per l’occasione, ti invito a fare un piccolo esercizio:
Prova a capire quali sono i piccoli cambiamenti che indicano che siamo giunti sulla soglia della porta di Lughnasadh. Osserva la natura intorno a te, in cosa il cielo, il vento, le temperature, gli alberi, la vegetazione,… stanno cambiando?
Potrai trovare questi cambiamenti a livello di correnti, temperature, luce solare, sensazione portate dal vento, colore delle foglie degli alberi, colorazione dei frutti, ecc…
Prendila come una caccia al tesoro, perché è la conoscenza la grande ricchezza di questo mondo.
Inizio dell’autunno, stagione del raccolto
Nella ruota del Sole, ci sono otto porte: quattro grandi porte e quattro piccole.
Cosa significa? Che ci sono dei momenti in cui si attraversano momenti di cambiamento importanti: i quattro cambiamenti di stagione che indicano il cambiamento della natura degli elementi predominanti, e quattro cambiamenti minori che ci mostrano il mutare di questa stessa energia.
Quindi abbiamo il cambiamento da un’energia all’altra (la natura, l’elemento predominante) e il mutare dell’energia da uno stato all’altro (crescente e decrescente).
Le forze si muovono
Lughnasadh è una Grande porta, un momento in cui i cambiamenti che possiamo vedere nella natura sono drasticamente più consistenti (iniziano i primi acquazzoni, le giornate si fanno più fresche, le notti decisamente meno afose). Non si parla dell’equilibrio tra giorno e notte, parliamo della sostanza, della forza che muove le stagioni.
Se ti ricordi del mutare del tempo spiegato in MTC, questo periodo è quello in cui il Grande Serpente del Centro (“Centro” è inteso come una direzione) muove le sue spire intorno ad un nuovo elemento: il Metallo.
In pratica, Lughnasadh, (festa celtica) coincide con lo stesso cambiamento spiegato dagli antichi Cinesi: entriamo in autunno.
Le culture sono diverse ma le leggi della natura sono sempre le stesse quindi è normale trovare delle analogie tra i popoli antichi: ognuno spiega a modo suo la stessa cosa.
La stagione del raccolto
Ora raccogli ciò che hai seminato all’inizio della primavera: ad Imbolc.
Lughnasadh è il primo raccolto della stagione, poi ci sarà il secondo raccolto, a Mabon ( “Piccola Porta”,equinozio d’autunno, centro della stagione), raccolto di quello che avevi seminato all’equinozio di primavera.
Infine, per l’ultimo raccolto a Samhain, ci sarà il raccolto di Beltane. Dopodiché arriverà il silenzio dell’inverno, la stasi, la riflessione e il periodo di “smembramento” in cui bisognerà differenziare il grano buono dalla gramigna per poi prepararsi ad un nuovo giro e una nuova semina.
La terza Grande Porta
Se le prime due porte erano Imbolc e Beltane, la terza porta è Lughnasad (la quarta sarà Samhain).
La verità è dietro la porta
Diciamo che possiamo trovare una curiosa analogia tra esterno ed interno: è il momento del “primo giudizio”, in base a quello che raccoglieremo potremo capire cos’è andata bene e cosa no, cosa dovremo impegnarci a rettificare, che sia nei progetti/sogni o nei nostri comportamenti. A volte ci aiuterà semplicemente a capire cosa abbiamo realmente seminato nella nostra vita perché il raccolto è il momento della verità!
Immagina di seminare i semi racchiusi in un vecchio sacchetto sul quale era scritto “grano”, non verifichi, ti affidi ciecamente a ciò che è scritto sul sacchetto, in realtà non è grano che semini, ma semi per gli uccellini!
Non hai verificato quello che hai seminato, può darsi perché hai dato per scontato alcune cose o perché hai “pagato” per una tua pigrizia passata in cui hai rimandato al domani quel momento in cui avresti dovuto annottare la vera natura di quei semi… e poi col tempo, ti sei dimenticato. Possono essere tanti i casi della vita ma quello che non cambia è proprio il risultato.
Uno spunto di riflessione
Il raccolto non mente, se raccogli gramigna è perché TU l’hai seminata, che tu ne sia consapevole o meno, quindi Lughnasadh ci apre le porte sulla CONSAPEVOLEZZA delle nostre azioni e ci porta a fare un primo esame:
- Sapevo cosa stavo seminando?
- L’ho fatto di proposito?
- Sono felice di quello che sto raccogliendo?
- Il mio raccolto mi aiuterà a proseguire in futuro?
Raccogliere ti insegna a seminare con consapevolezza. Condividi il Tweet
Il problema dei tempi moderni è che diamo per scontato molte, troppe cose, e ci porta ad agire per automatismi, impedendoci di agire in maniera consapevole e ragionevole. Ma la natura è lì che ci ricorda cosa stiamo facendo, quali danni stiamo facendo a noi stessi, ma anche quale bellezze siamo in grado di far crescere.
Non possiamo incolpare la terra della qualità dei nostri raccolti, lei accoglie tutti i semi indiscriminatamente, buoni o cattivi, lei fa crescere tutto senza giudizio, come una madre amorevole. Ma siamo noi a decidere quali semi piantare, quale cura dare al terreno, con cosa nutrire i nostri germogli (o sogni), la responsabilità della vita è nostra.
Impara la lezione della natura
Potremo inveire contro il cielo e le piogge acide e pure contro l’inquinamento atmosferico se le colture sono poche, ma la verità è che se le cose vanno storte, è colpa nostra, come è vero anche il contrario: se le cose vanno bene, è merito nostro perché avremo imparato ad agire secondo i ritmi della natura, avremo imparato, capito ed integrato la lezione.
La natura ci insegna le leggi del mondo in continuazione, sta a noi ascoltare, imparare e mettere in pratica. Lei ci esorta ad aprire gli occhi, a capire quanto è importante fluire secondo i ritmi della natura, non per sottomissione a queste leggi ma perché è nel nostro interesse in quanto la nostra natura interiore è parte del Tutto, perché andare in controcorrente, se non si è un salmone, porta solo dolore.
Ovvio, il dolore è anche un grande maestro se si riesce a capire la lezione ma per chi rimane congelato in esso, è solo un martirio inutile e Madre Terra, nella sua grande bontà, prova in tutti i modi di spiegarci quali sono queste leggi naturali, in modo da imparare a fluire con loro prima di dover pagare il prezzo dell’ignoranza a suon di bastonate metaforiche.
Il messaggio di Lughnasadh
Raccogli e osserva quello che hai tra le mani. Pensa, rifletti con ponderatezza. Esamina con accuratezza. Il velo cala, è giunto il momento della verità. Quello che hai tra le mani è tuo. È il risultato delle tue scelte del passato. Ora scegli: cosa vuoi fare di tutto questo?
Come avrai capito, questa festività svela la natura delle scelte che hai fatto in passato, svela i tuoi punti deboli e i tuoi punti di forza. Approfitta di questo periodo per capire cosa ti serve e cosa no, cosa nutre la tua vita (di cos’è fatto il tuo pane quotidiano) e cosa occupa il tuo campo di energia inutilmente. Lughnasadh/Lammas è qui per aiutarti a svolgere un compito importante: riconoscere e dare valore alla tua vita.
E credimi, ne vale la pena.
PS: Se vuoi saperne di più su Lugh, clicca QUI.
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